COMUNICATI

Mitilicoltura: quello che la politica non vuole vedere

Quando la campagna elettorale oscura la verità

La Mitilicoltura è uno strumento antico e importante per allevare le cozze in ambienti idonei e che non contrastano con altre attività presenti lungo l’areale interessato.
Sono stato io stesso a promuovere e portare a “Casa Italia” nel 2005 un importante risultato che riguarda la tassazione agraria per l’allevamento di cozze e di vongole in aree non censite in catasto, proprio come il mare e le lagune. Questo avrebbe dovuto permettere di non avere commercio in nero di prodotti in quanto si tratta di uno strumento innovativo e conveniente per tutti gli operatori e utile quindi per garantire la tracciabilità.

Perché molti operatori preferiscono non applicare una norma fiscale vantaggiosa per le imprese? Analisi del Golfo ne sono state fatte molte. L’ultima in ordine temporale è il Progetto Samobis con cui sono state disposte in mare 60 boe con altrettante scatolette in grado di catturare i fattori inquinanti. Dove sono andati a finire i risultati considerando che questo studio è costato DUEMILIONICENTOCINQUANTAMILAEURO? Perché non possiamo confrontare i dati del Samobis con quelli relativi alla compatibilità di un impianto di mitilicoltura al largo di Minturno? Perché quando mandai in giro i volantini a firma della Fondazione Angelo Vassallo relativi a questo problema non ci sono state mobilitazioni politiche? Decine di ettari di mare preclusi alla navigazione, alla pesca professionale, agli sport velici, ….

Dove erano i “nostri” politici in Provincia, in Regione e in Parlamento quando si consumava questa decisione? Minturno non può prescindere dalla tutela dall’unica risorsa dalla quale potrebbe ripartire: la bellezza del Nostro Mare e il Turismo eco-sostenibile. Andrò avanti mettendoci la faccia come ho sempre fatto, senza nascondermi dietro una sigla, un cambio di casacca, un “mi piace”.

Newsletter

Iscriviti alla newsletter per restare sempre aggiornato sulle ultime novità.

Seguimi su Facebook