RIFLESSIONI

LE PROVINCE E LE CONCESSIONI DEMANIALI

UN BUSINESS CHE ALCUNI COLLETTI BIANCHI NON VOGLIONO MOLLARE

La riforma del sistema amministrativo italiano ha seminato non pochi dubbi in merito alla gestione socio-politica delle province.
Osservando infatti quelle amministrazioni che fino a qualche tempo fa hanno gestito il “potere politico ed economico” non si può non notare la loro “fatica” nell’accettare la centralizzazione dei poteri in capo alle Regioni.
Nonostante ciò, lì dove l’economia la fa da padrona, si continua nelle regolamentazioni artefatte della gestione delle aree lagunari.

In questi casi alcuni indirizzi degli uffici sono pressochè fuorvianti e devianti rispetto alla politica dello Stato centrale e delle Regioni.

Nel 2017 alcuni colletti bianchi continuano nella gestione indiscriminata dei loro poteri.
Perchè in una stessa laguna e a distanza di pochi metri un’azienda riesce a produrre 5kg/mq mentre un’altra poco meno di 250 grammi/mq?

Come è possibile che in altre aree senza fatture di acquisto di seme si possano dichiarare migliaia di chilogrammi di vongole?

E’ possibile che si tratti di prodotto proveniente da altre aree e reimmesso all’interno delle concessioni?

Come può una vongola depurata contenere sabbia e/o fango?
La tracciabilità è alla base di una sana e corretta politica agroalimentare.

La Moceniga Pesca opera nel rispetto di queste regole nonostante si ritrovi periodicamente ad affrontare contenziosi e uscendone alla fine sempre vittoriosa.

Il Consiglio di Stato invalidò l’art.36) del Regolamento Pesca della Provincia ritenendolo non idoneo al rispetto delle regole della legittima concorrenza e del libero mercato.

Purtroppo successivamente la stessa Provincia ha riproposto un nuovo regolamento con articoli che rispecchiano quello precedente.

Cosa spinge dei dipendenti pubblici a esporsi così tanto?

Perchè privilegiare i Consorzi di Cooperative a danno di tutte le altre forme di impresa?

Ci ritroviamo forse di fronte ad un “sistema” simile a quello scoperchiato a Roma?

Buon lavoro!