RIFLESSIONI

LA FONDAZIONE ANGELO VASSALLO RICORDA ALDO MORO E PEPPINO IMPASTATO

 9 M AGGIO 1978

Iniziai a seguire le vicende di Peppino Impastato subito dopo aver letto e fatta mia la sua storia e dopo aver partecipato a qualche incontro a Cassino dove fu costituita la sede in sua memoria. Il modo di s-parlare di mafia senza il timore di essere colpito passava anche attraverso Radio Aut dove si ironizzava e si prendeva in giro la vita del boss don Tano Badalamenti che viveva a 100 passi dalla casa paterna di Peppino. Quest’ultimo parlava della sua cittadina definendola Mafiopoli.

Morto a 30 anni, il 9 maggio del 1978, 5 giorni prima della sua elezione a consigliere comunale di Cinisi nelle liste di Democrazia proletaria, impresse una decisa sterzata al corso della vita di chi gli sopravvisse.

Lo stesso giorno fu ritrovato il corpo del segretario della democrazia cristiana, Aldo Moro

Di Aldo Moro ricordo questa frase: “Questo Paese non si salverà se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere”. Di Peppino Impastato, invece, mi colpisce la sua frase più incisiva: “La mafia uccide, il silenzio pure”.

L’assassinio di Aldo Moro cambiò la storia politica della Nostra Nazione mentre quello di Peppino rallentò la lotta alla mafia da parte della società civile e di quei giovani che lo avevano seguito.

Tante le iniziative che si sono svolte a Minturno, a Formia, in ricordo di Angelo Vassallo anche grazie alla partecipazione con premi alla legalità in occasione del Memorial don Luigi Marchetta, del Gianotrail, al Teatro Romano, al Liceo Scientifico, nelle scuole.

“La Bellezza”, intesa nel senso più ampio del termine, rappresentava al contempo il simbolo della politica del Sindaco Pescatore, Angelo Vassallo, assassinato con nove colpi di pistola. Anche lui era in prima linea, anche lui non aveva timore di scendere per strada a sventolare che bisognava agire e lottare contro la criminalità.

Le morti di questi Uomini nascondono ancora tante verità ed è per questo che ciascuno di noi deve fare la propria parte affinché la criminalità non intacchi la bellezza del territorio, la nostra dignità, il futuro dei nostri figli, la libertà di vivere secondo principi e valori che dobbiamo avere il coraggio di esternare per condividerli sempre e comunque.